TERAMO – «Ho subito troppe prime pagine e adesso mi ribello. Leggo che il presidente ascolano dice che si dimetterà se l’Ascoli non andrà in Serie B. Allora io gli dico: dimettiti! perchè il Teramo farà la serie B!». Superato il momento di scoramente successivo all’esaltazione per la promozione in serie B, Campitelli è tornato quello di sempre e, anzi, ancor più galvanizzato dalla rabbia. Ce l’ha con parte della stampa locale («hanno cambiato mestiere, adesso fanno anche i giudici»), la procura, chiede scusa alla famiglia, confessa di non aver mollato per l’attaccamento al suo popolo, i tifosi. Che ricambiano, accogliendolo con un tifo da stadio alla conferenza stampa che oggi pomeriggio ha tenuto assieme ai suoi due avvocati: Renato Borzone sul piano penale, Eduardo Chiacchio, per quello sportivo. Campitelli cede spesso all’emozione, si lascia scappare qualche particolare della sua strategia difensiva («non ho mai visto Di Nicola e Barghigiani», «a fine partita mi sono fatto una foto con quella signora lì – e la indica tra il pubblico -, mentre invece dicono che ero da un’altra parte») e allora passa la parola ai suoi avvocati. Eduardo Chiacchio è attesissimo dai tifosi, dalla sua valutazione è possibile carpire gli spiragli per il futuro sportivo del Teramo in serie B, lui che difenderà il club di Campitelli dinanzi alla Corte disciplinare nei tre gradi di giudizio: «Non daremo vantaggi alla controparte in giudizio – ha detto – quindi non chiedetemi quale sarà la strategia difensiva. Una cosa è chiara dalle carte: Campitelli non c’entra e ha una sola intercettazione dove come suo solito, usa il suo caratteristico interloquire che nessuno ha però mai sottolineato abbastanza. Grazie di cuore, grazie di cuore. E di queste telefonate ce ne sono altre 299 uguali…» «Non ci stiamo a fare la vittima sacrificale per un calcio pulito», ha detto ancora Chiacchio, che poi ha affrontato anche il tema delle sanzioni disciplinari, ferma restando che il Teramo non potrà essere coinvolto per responsabilità diretta: «Sono 20 anni che nessuna società deferita per responsabilità oggettiva viene penalizzata con più di 5 punti….». E a chi gli obietta che il Teramo ha chiuso la Lega Pro con 4 punti di vantaggio sull’Ascoli, lui replica: «No, sono 5: nessun ha calcolato che nella classifica generale il Teramo è in vantaggio sui bianconeri». Meno interessante per la tifoseria, quanto invece per Campitelli imprenditore e indagato, ma invece molto puntuale quanto ad alcuni profili investigativi, il parere dell’avvocato Renato Borzone, che ha criticato duramente l’atteggiamento mediatico della procura di Catanzaro: «Non siamo di fronte nemmeno ad indizi – ha detto – nei confronti del presidente Luciano Campitelli – ma a congetture e suppiosizioni, condite da forzature sul piano logico. Campitelli non compare mai e noi combattiamo nella consapevolezza che abbiamo molte carte nel nostro mazzo». Un passaggio anche per chiarire il ‘silenzio’ davanti alla polizia giudiziaria a Catanzaro, deciso assieme a Campitelli all’ultimo momento: «Quando abbiamo avuto contezza di cosa ci veniva detto, allora abbiamo capito che andava rispettato il principio sancito dal codice di priocedura penale della competenza territoriale. Piuttosto qualcun dovrebbe chiedere all’accusa, che lo ricordo è altra cosa del giudice, perchè non è stato rispettato finora il termine di dieci giorni per pronunciarsi sulla nostra richiesta di spostare la sede dell’indagine».
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